Ernesto Pellegrini è scomparso lo scorso 31 maggio all’età di 84 anni. Presidente della squadra di calcio Inter dal 1984 al 1995, con cui ottenne diversi successi, Pellegrini è stato soprattutto un imprenditore nel campo della ristorazione che ha saputo lasciare un’impronta indelebile di generosità e sensibilità verso i più bisognosi. Non solo. Ha avuto anche un legame profondo e duraturo con i Silenziosi Operai della Croce. E’ stato un uomo di grandi virtù come lo ricordano non solo i familiari, ma le tante persone che lo avevano conosciuto. “Tenace, onesto, profondamente umano e religioso con un grande senso di solidarietà che ha dimostrato in diverse occasioni anche con la nostra Opera – spiega don Giovan Giuseppe Torre, rettore del Santuario della Beata Vergine del Trompone di Moncrivello, luogo in cui la ditta Pellegrini da tanti anni si occupa di preparare e servire i pasti agli ammalati del polo sanitario adiacente al Santuario curato dai Silenziosi Operai della Croce -. La sua scomparsa ci rattrista molto e rappresenta una perdita significativa non solo per la nostra associazione ma per l’Italia. Siamo fiduciosi che il suo operato e la sua vita siano un esempio per tutti. Ha infatti dimostrato come si possa coniugare il successo imprenditoriale con un profondo senso di responsabilità sociale, restituendo agli altri i frutti dei talenti che il Signore gli aveva donato, portando così un impatto positivo sulla vita delle persone”.
Nel 1965 fonda l’Organizzazione Mense Pellegrini che nel 1975 diventerà l’attuale Pellegrini Spa che comprende attività di ristorazione collettiva, mense, forniture alimentari, buoni pasto e molto altro, ma è nel 2014 che con la sua Fondazione onlus dà vita a Milano, in via Francesco Gonin 52, al “Ristorante Solidale Ruben” dove i bisognosi trovano un pasto completo a un euro. “Ruben” non è solo un ristorante, ma un vero e proprio spazio di accoglienza e socializzazione, dove volontari servono i pasti e si promuove la convivialità, nel pieno rispetto della dignità di ogni individuo. La scelta di non imporre fretta durante il pasto e di offrire un menù vario e curato testimonia l’attenzione di Pellegrini non solo al bisogno primario del cibo, ma anche a quello, spesso sottovalutato, delle relazioni umane e del benessere psicologico. Il suo impegno si è esteso anche al sostegno di altre importanti realtà solidali, come la Trattoria Solidale, Rob de Matt, Nutriamo l’Inclusione e molte altre, dimostrando una visione ampia e inclusiva della responsabilità sociale d’impresa. Durante la sua vita Ernesto Pellegrini ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il titolo di Cavaliere del Lavoro nel 1990 e l’Ambrogino d’Oro nel 2014, massimo riconoscimento civile della città di Milano. Nel 2023, infine, è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.