Un importante riconoscimento ai Silenziosi Operai della Croce. Lo scorso 13 giugno, presso il Castello di Moncrivello, Vercelli, l’associazione fondata il 1 novembre 1950 dal beato Luigi Novarese ha ricevuto il “Mirtillo d’Oro”, un premio che il Comune del paese vercellese consegna a ospiti d’onore per la loro attività meritoria. Ogni anno dal 2015 il riconoscimento viene consegnato in occasione della “Sagra del Mirtillo e delle Eccellenze Moncrivellesi”, una manifestazione che valorizza il territorio e i suoi prodotti coinvolgendo ogni anno centinaia di espositori e migliaia di persone provenienti da tutto il nord Italia. “Celebriamo 55 anni di attività della nostra associazione qui a Moncrivello. Un’attività che inizia con un’amicizia”, ha raccontato don Giovan Giuseppe Torre, sacerdote dei Silenziosi Operai della Croce e rettore da tanti anni del Santuario della Beata Vergine Trompone di Moncrivello. “L’arcivescovo Albino Mensa e il nostro padre fondatore, monsignor Luigi Novarese, beatificato nel 2013, si erano conosciuti negli anni Trenta a Roma, durante gli studi di teologia. Negli anni Settanta le loro strade sono incrociare nuovamente”. Don torre ha spiegato che in quegli anni il seminario minore adiacente al Santuario era vuoto e Novarese stava cercando nuovi luoghi in cui poter allargare la sua opera. “All’inizio Monsignore pensava di portare gli esercizi spirituali per ammalati anche qui a Moncrivello, come faceva a Re ma, viste le difficoltà che stava riscontrando la comunità ad Arco di Trento, sul lago di Garda, dove gli abitanti volevano incrementare il turismo ed erano infastiditi dalla presenza di persone segnate dalla sofferenza, decise di spostare proprio qui a Moncrivello i corsi professionali per persone ammalate ma che potevano imparare un mestiere e prendere la licenza elementare. Qui siamo stati accolti a braccia aperte da parte di tutto il territorio”. Don Torre ha proseguito descrivendo il lavoro svolto con i corsi per diventare elettricista, fotografo e molto altro, sino al cambio di destinazione dell’opera. “Quando era arcivescovo di Vercelli il cardinal Bertone abbiamo chiesto la possibilità di costruire la Casa di cura, inaugurata dopo soli 8 mesi dalla posa della prima pietra e che oggi conta 90 posti letto e accoglie persone che hanno deficit neurologici e motori. Poi in collaborazione con l’Università del Cattolica del Sacro Cuore abbiamo aperto un corso di Laurea in Terapia Occupazionale e nel 2015 è nata l’RSA e i nuclei ad alta complessità neurologica nei locali del vecchio seminario minore”. Il sacerdote ha infine ringraziato le autorità tra cui il sindaco Luca Lisco per il riconoscimento e ha poi voluto ricordare le figure che hanno dato grande impulso all’opera dell’associazione a Moncrivello come don Remigio Fusi e Mario Capone, il direttore dei corsi professionali, oltre ai tanti Silenziosi. “Speriamo di essere una testimonianza buona – ha concluso don Torre -. E mi piace pensare che il Trompone sia un luogo in cui sanità e chiesa si incontrano. Dove la cura del corpo si unisce alla cura dell’anima, entrambe fondamentali per l’uomo”.